Ecco il Benchmark ufficiale di iPhone 5S, per il quale bisogna ringraziare Anald Shimpi di AnandTech, che ha potuto provare per una settimana il nuovo Smartphone, e anche il sito HDBlog per le informazioni aggiuntive.
Per prima cosa, perché si parla di chip “Designed by Apple“?
ARM, leader mondiale nel mercato dei semiconduttori, offre attualmente due tipi di licenza ai suoi partner: processori o architettura, ovvero concede l’utilizzo di una CPU progettata da ARM oppure offre il suo evoluto Instruction Set, da rendere compatibile con un qualsiasi altro processore. Mentre finora partner come NVIDIA e Samsung hanno optato per la prima strada, scegliendo processori progettati da ARM (ad es. Cortex A9, Cortex A15, Cortex A7), dall’iPhone 5 in poi Apple si è resa più autonoma, iniziando a disegnare in casa i suoi processori, adattati all’instruction set di ARM. Così è avvenuto anche per il nuovissimo chip A7 montato sull’iPhone 5S.
Caratteristiche del processore A7 a 64-bit?
Il processore dell’A7 si basa sull’ISA a 64-bit ARMv8, ancora mai sperimentato da altri produttori di smartphone. Oltre al supporto dei registri da 64-bit, di cui parleremo dopo, ARMv8 apporta miglioramenti su vari altri aspetti: l’aumento dei registri ad uso generico da 15 a 31, la drastica diminuzione di istruzioni condizionali, diversi miglioramenti nella SIMD (tra cui più registri a 128 bit) e il supporto hardware alla crittografia a 128 bit. Il redattore di AnandTech ha rilevato nei suoi test un consistente aumento delle dimensioni della cache di primo livello, che ora è organizzata a blocchi da 64 bit, assoluta novità per il mercato degli Smartphone. La pipeline mantiene la stessa lunghezza (forse qualcosina in più) ma la frequenza, come già detto, resta a 1,3GHz. Da diversi benchmark risulta una banda di memoria fino a due volte superiore di quella registrata su A6.
A cosa servono i 64-bit su uno Smartphone?
Arriviamo quindi alla domanda che in questi giorni molti di voi si sono posti: perché un’architettura a 64-bit su un iPhone? Andando per gradi, possiamo leggere le motivazioni esposte da ARM: l’abilità di accedere a più indirizzi di memoria virtuale, prevedere una richiesta del mercato in futuro e assicurarsi il primato del settore. I 64 bit dei registri interni al processore permettono di accedere a 2 alla 64 indirizzi, ovvero 16 exabyte (1 miliardo di GB), contro i 4GB indirizzati con i classici 32 bit. L’iPhone 5s arriva con un modulo di memoria RAM da 1GB LPDDR3 con interfaccia a 64-bit (già vista sugli ultimi top-gamma di Samsung).
Ecco il Benchmark ufficiale:
Che dire, Apple ha fatto davvero un ottimo lavoro!
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